Intervista al presidente Guido Leonardelli che presenta le nuove opportunità per cooperative e imprese agricole: «Sempre più forti, insieme».
Consolidare i rapporti istituzionali, sviluppare nuovi strumenti a supporto di cooperative e imprese agricole, favorire l’efficienza energetica e il ricambio generazionale: sono questi alcuni dei temi su cui Cooperfidi, la cooperativa che fornisce garanzie sui fidi, sta lavorando intensamente.
In vista dell’assemblea dei soci, in calendario mercoledì 7 maggio alle 14.30 presso la sala inCooperazione, abbiamo incontrato il presidente Guido Leonardelli per fare il punto sulla strategia e sui nuovi progetti.
Presidente, la parola chiave di questo 2025 sembra essere “sinergia”. Ce la può spiegare meglio?
«Cooperfidi non è un attore isolato, ma parte integrante di un sistema che cresce insieme attraverso il dialogo: con la Federazione Trentina della Cooperazione, i consorzi di secondo grado, gli istituti di credito locali e in particolare le Casse Rurali Trentine e gli assessorati provinciali alla cooperazione e all’agricoltura. Il nostro obiettivo è rafforzare queste relazioni, rendendole sempre più solide e operative, consolidando tavoli di lavoro — come quello recentemente attivato sulla zootecnia — per portare idee concrete a sostegno dei settori produttivi più strategici per il Trentino».
Come si inserisce tutto questo nel quadro economico attuale?
«Viviamo in un contesto di incertezza globale, ma anche di segnali positivi: l’inflazione è in calo, i tassi d’interesse si stanno abbassando. In questo scenario, Cooperfidi intende mantenere il suo ruolo di sostegno attivo alle imprese socie, consolidando strumenti già avviati come la convenzione Promofondo, che sarà rifinanziata, i finanziamenti a supporto della zootecnia sostenibile, e l’utilizzo del Fondo InvestEU per le imprese sociali che consente alle cooperative di accedere alle garanzie di Cooperfidi senza l’assorbimento di de-minimis. Il nostro sguardo è puntato avanti, con responsabilità e determinazione.»
Quali sono le novità operative che attendono il comparto agricolo?
«Nel 2025 introdurremo una nuova convenzione a sostegno della frutticoltura per affrontare le fitopatie, con garanzie dedicate e strumenti di abbattimento dei tassi, in modo da favorire il rinnovo degli impianti colpiti. Stiamo anche studiando un’iniziativa analoga per la viticoltura, che vive un momento delicato. Inoltre, con il supporto della Provincia, puntiamo a facilitare i grossi investimenti dei consorzi di miglioramento fondiario, aiutandoli a sostenere anche le spese tecniche di progettazione necessarie per partecipare ai bandi pubblici. Il focus di attenzione è il risparmio idrico e l’efficientamento degli impianti».
State lavorando anche per favorire il ricambio generazionale?
«Sì, un tema chiave sarà il sostegno ai giovani agricoltori. Creare condizioni favorevoli per il loro insediamento e sviluppo imprenditoriale è fondamentale per garantire la vitalità futura delle nostre imprese agricole. Stiamo elaborando strumenti ad hoc insieme alla Provincia autonoma di Trento».
E sul fronte energia?
«Abbiamo aderito al tavolo provinciale promosso dall’assessorato allo Sviluppo Economico – come già avevamo fatto in passato – e stiamo contribuendo alla definizione di un protocollo per favorire investimenti nell’efficientamento energetico e nel rafforzamento patrimoniale. Seguiamo con grande interesse anche lo sviluppo delle comunità energetiche: rappresentano una straordinaria opportunità per il nostro territorio».
Come vede il futuro di Cooperfidi?
«Con ottimismo e realismo. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con i nostri partner, mantenendo saldo il nostro ruolo di soggetto tecnico-finanziario che mette al centro la mutualità, la solidità patrimoniale e la capacità di innovare. Cooperfidi è e sarà sempre di più una parte attiva del sistema trentino, capace di ascoltare i bisogni delle imprese e dare risposte efficaci».