16/10/19
Aziende agricole e accesso al credito
Il settore agricolo ha un ruolo fondamentale non solo per l’economia del Trentino, ma anche per il mantenimento degli assetti paesaggistici e degli equilibri idrogeologici ed ecologici, nonché per la coesione sociale.
È partita da questo assioma l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli, accompagnata dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Difesa del Suolo, Romano Masè e dagli altri responsabili delle strutture tecniche provinciali, per illustrare alcuni percorsi in via di definizione che miglioreranno l’accesso al credito da parte delle imprese agricole provinciali.
Accanto all’assessore Zanotelli, durante la conferenza stampa dello scorso 10 ottobre, vi erano il presidente, Renzo Cescato, e il direttore di Cooperfidi, Michele Sartori, il direttore generale di Cassa del Trentino Lorenzo Bertoli, nonché i referenti del Tavolo Verde provinciale.
Come spiegato dall’assessore Giulia Zanotelli, il sistema pubblico comunitario, statale e provinciale mette a disposizione importanti risorse per promuovere la qualità e la sostenibilità, l’innovazione, la formazione e la ricerca, l’insediamento di nuovi giovani, per sostenere nuove iniziative progettuali e per compensare i costi aggiuntivi connessi alla produzione in aree di montagna svantaggiate. “Sappiamo però che le risorse della prossima programmazione agricola comune saranno destinate a contrarsi, per questo, in stretta collaborazione con il sistema sindacale e produttivo provinciale, sono stati avviati alcuni percorsi volti ad introdurre strumenti finanziari innovativi e ad agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese agricole provinciali – ha proseguito Zanotelli – Abbiamo quindi chiesto il supporto di Cassa del Trentino, società interamente controllata dalla Provincia, per migliorare l’accesso al credito del settore che presenta delle forti specificità rispetto agli altri settori economici”.
Al riguardo, vale la pena evidenziare come, in base ai dati aggregati di Banca d’Italia, il settore agricoltura ha mostrato una tenuta, in controtendenza rispetto alla grave crisi che ha colpito le imprese degli altri settori per quanto riguarda l’andamento del valore aggiunto del settore. Ci sono però dei segnali di attenzione fra cui i cambiamenti climatici e i danni provocati da eventi atmosferici imprevedibili sempre più frequenti che pregiudicano redditi e investimenti, la generale contrazione delle risorse pubbliche e poi la prossima fase di transizione tra la programmazione dello sviluppo rurale in essere, 2014 – 2020, con la nuova programmazione 2021 – 2027.
Di qui l’avvio di un confronto con il sistema bancario, nell’ambito di un processo complessivo già avviato per aiutare le imprese agricole a superare i momenti di difficoltà, ma anche affiancarle nel percorso di innovazione per aumentare la produttività, la qualità, la sostenibilità e la difesa dagli eventi esterni.
In coerenza con questi obiettivi è stato avviato un primo confronto conoscitivo per verificare la sensibilità delle banche che operano sul territorio rispetto al settore dell’agricoltura. L’esito è stato ampiamente positivo, in quanto già esistono una serie di strumenti dedicati all’agricoltura ed essendo emersa la piena disponibilità da parte degli Istituti di credito ad intraprendere un percorso congiunto con gli attori del settore e la Provincia per contribuire a dare risposte alle nuove esigenze e a migliorare la conoscenza degli strumenti a disposizione, avviando un ciclo virtuoso ed un processo che assume anche una forte valenza culturale.
Sotto questo profilo, si ritiene di valorizzare il ruolo strategico di Cooperfidi – al quale aderiscono 1.407 soci, di cui 1.043 sono imprese agricole – e questo anche in relazione al percorso di crescita che lo ha contraddistinto in questi anni nel suo ruolo di assistenza nei confronti delle imprese agricole e al riconoscimento di “confidi agricolo” (uno dei due ad oggi operanti in Italia!) che gli consente un significativo ampliamento dell’operatività. Le garanzie rilasciate dal consorzio, ivi comprese le garanzie statali fornite dal Fondo Centrale di Garanzia (che escludevano fino ad oggi le imprese agricole), contribuiscono, infatti, a colmare il difetto di una adeguata rispondenza patrimoniale di alcune aziende e rendono possibili ristrutturazioni finanziarie che altrimenti avrebbero difficoltà per ottenere un finanziamento bancario.
Il riconoscimento di “confidi agricolo” di Cooperfidi si integra e viene potenziato dal processo di istituzione di una Sezione Speciale del Fondo di Garanzia statale, processo che è in avanzata fase di realizzazione e che, una volta terminato, permetterà di ottenere percentuali di copertura e controgaranzia più elevate e più estese.
A fianco dell’attività diretta di contribuzione e finanziamento pubblico fornita dalla Provincia, sono state, quindi, individuate tre principali iniziative che forniranno un sostegno forte al mondo dell’agricoltura nel favorire l’accesso al credito:
1. Anticipo dei premi di insediamento dei giovani: grazie ad un accordo con l’Assessorato provinciale all’agricoltura Cooperfidi provvederà, per chi ne farà richiesta, ad anticipare l’erogazione della prima tranche dei contributi di insediamento.
2. Utilizzo delle garanzie di Cooperfidi su tutta la gamma di operazioni di credito: da ora in poi con il supporto del Fondo Centrale di Garanzia che rende ancora più semplice ed efficace la concessione dei prestiti da parte delle banche.
3. Diminuzione dei costi commissionali da parte di Cooperfidi per le operazioni controgarantite dal fondo statale.
Accanto a queste prime iniziative concrete a favore del settore, Provincia, Rappresentanti delle categorie, Cooperfidi e Cassa del Trentino – a seguito della ricognizione condotta – avvieranno un confronto con le Banche, istituendo un tavolo di lavoro ad hoc, al fine d’individuare ulteriori azioni specifiche per favorire l’accesso al credito, anche attraverso la ricerca di misure dedicate per l’imprenditorialità del settore agricolo trentino.